PILLOLE DI SESSUALITÀ SACRA
Sulla Yoni. Vagina, Vulva, Utero.
La parola Yoni (Sanscrito: योनि) significa matrice, e si usa per designare l’organo sessuale femminile, ma il senso non è ristretto alla sola parte anatomica e non viene usato solamente come termine per indicare il sesso. Comprende infatti una serie di concetti legati al mondo del femminile quali l’energia della donna e una su tutte: la creatività e creazione in ogni sua forma.
Simboleggia una via di accesso alle conoscenze segrete, a immensi tesori da scoprire.
Un percorso vero e proprio di conoscenza di sé, una conoscenza iniziatica.
La Yoni è definita, come nel Rigveda o nel taoismo, la porta di giada, la porta del giardino delle delizie, la grande madre segreta, la caverna dei tesori, la fonte, l’origine, il luogo di nascita, il grembo, il nido, la dimora, il focolare di incubazione. Sempre riflette l’idea di via di ingresso del mondo interiore, di passaggio a un luogo di infinito piacere ed eterna beatitudine.
Ma l’accesso all’eterna beatitudine è spesso bloccato.
Come mai molte donne non provano piacere, anzi, spesso dolore?
La vita deve poter passare attraverso la vagina, la donna deve “partorire” se stessa.
Se la porta rimane chiusa, energeticamente, la penetrazione sarà difficoltosa e spesso dolorosa.
Il punto è che non viene chiusa solo la porta di giada, ma ogni porta sarà di conseguenza chiusa, bloccata.
Non lasciando passare l’energia si avranno blocchi anche nella gola, nel cuore e nell’utero.
Chi ha pesanti credenze sociali e forti tabù su questo aspetto o chi ha vissuto abusi, sentirá questi blocchi con grande sofferenza.
A volte ci si può sentire paralizzate. Sentire il cuore, la gola, l’utero e la vagina come paralizzate e sigillate è un dolore immenso.
Iniziare a liberare questa energia bloccata è un passo enorme verso il liberare sé stesse.
E spesso liberando la parola, la propria verità, la propria voce, si può liberare la gola e il collo dell’utero. E il cuore.
Lasciar passare l’energia e la comunicazione è un processo unico.
Tornare a prendersi cura della Porta di Giada non è solo per sperimentare una sessualità più piena e sacra, ma è soprattutto liberare la creatività e curare la ferita delle intrusioni.
Bisogna venerare la Yoni della propria donna come la matrice della vita universale. Gli uomini possono apprendere questo in un modo più profondo e più autentico.
Chiaramente vale la reciprocità, sempre.
Quella matrice è spesso calpestata e abusata,
spesso inconsapevolmente, esattamente come la Madre Terra.
Le donne devono imparare il rispetto di sé. Soprattutto quando si vive una sessualità senza amore, senza passione. Molte donne continuano ad avere rapporti confusi e con accondiscendenza fanno ciò che non vorrebbero fare.
Questo crea una grande disarmonia e confusione su tutti gli altri aspetti della vita.
E bisogna trovare la comprensione che chi ha rinunciato ad una piena sessualità o addirittura ha rinunciato proprio, sta rinunciando alla manifestazione della vita, della creatività in tutti i livelli della vita. Non sto parlando più solo di sessualità ora. I blocchi saranno blocchi in tante parti della vita.
La triade sessualità – creatività – manifestazione è Una.
Se non apriamo questo canale prezioso nulla potrà entrare, ma di sicuro nulla potrà uscire, e il canale fra me e la mia manifestazione nel mondo sarà bloccato, chiuso a chiave.
Imparare a lasciare le paure e accompagnare allo scioglimento dei blocchi richiede fiducia e amore.
Non è mai troppo tardi per amare, lasciarsi amare, sbocciare, manifestare.
(Loretta Illuminati – psicologa e psicoterapeuta transpersonale)