L’ansia

L’ANSIA

L’ansia è un’emozione naturale e universale; è generata da un meccanismo psicologico di risposta allo stress, il quale svolge la funzione di anticipare la percezione di un eventale pericolo prima ancora che quest’ultimo sia chiaramente sopraggiunto, mettendo in moto specifiche risposte fisiologiche che spingono da un lato all’esplorazione per identificare il pericolo ed affrontarlo nella maniera più adeguata e, dall’altro, all’evitamento e alla eventuale fuga.

Alleviare l’ansia

Al di là della terapia farmacologica e della psicoterapia, la cui efficacia è stata dimostrata, esistono molti rimedi più semplici che chiunque può praticare a casa propria. Tra questi le tecniche di rilassamento, che richiedono uno sforzo limitato e possono essere utilizzate in qualsiasi momento. Queste tecniche rappresentano una risposta naturale e fisiologica allo stress; possono verificarsi anche quando non si è coscienti di queste reazioni del nostro corpo. Il rilassamento viene definito come uno stato psicofisico nel quale l’individuo si sente sollevato dalla tensione. Raggiungere uno stato di rilassamento significa quindi essere in grado di controllare il livello di attivazione fisiologica, in modo tale da creare i presupposti per liberarsi dalla tensione.

I disturbi d’ansia

I disturbi d’ansia sono stati per lungo tempo considerati forme di nevrosi. Il DSM (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) propone sei categorie principali: fobie, disturbo di panico, disturbo d’ansia generalizzato, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo post-traumatico da stress e disturbo acuto da stress.

Ansia e sonno

L’insonnia è un sintomo che si presenta frequentemente nelle diverse forme di disturbo d’ansia. L’ansia provoca di frequente la cosiddetta “insonnia parafisiologica”, la quale si verifica in quelle situazioni in cui diviene impossibile addormentarsi, pur essendo stanchi e bisognosi di riposo, poiché si ha troppa paura di non riuscire ad addormentarsi. L’ansia e lo stress provocano degli squilibri psicofisiologici che vanno a ripercuotersi su tutte le attività dell’organismo e della psiche; fra queste anche il sonno.

Ansia e depressione

Numerose ipotesi confermano che una situazione di ansia cronica sia in grado di provocare delle variazioni biochimiche nel cervello che riproducono quelle tipiche della depressione. Dal punto di vista psicologico è invece noto che la difficoltà a lottare contro gli effetti di uno stato di ansia prolungata può portare alla demoralizzazione e quindi ai presupposti di una depressione. Viene infatti definito depresso chi, per un periodo abbastanza prolungato, almeno quindici giorni, lamenta continuamente senso di stanchezza, mancanza di forze e di energie, assenza di concentrazione, preoccupazione per la propria salute, totale disinteresse verso l’appetito, il lavoro, gli svaghi o la sessualità.

Ansia e depressione possono dunque coesistere nella vita di una persona. Quando ciò accade si parla di depressione ansiosa o di disturbo ansioso-depressivo, ossia una forma di leggera depressione accompagnata da sintomi ansiosi. In questo tipo di disturbo, accanto ad un abbassamento del tono dell’umore che provoca tutte le conseguenze sopra elencate, il sintomo predominate è quello dell’ansia. Sono presenti anche pessimismo, sentimenti di incapacità, tendenza a compiangersi e ad incolpare gli altri dei propri problemi. La depressione ansiosa comporta dei sintomi fisici fra cui: difficoltà a concentrarsi, sensazione di avere la mente vuota, disturbi del sonno e incubi, incapacità di stare fermi, stanchezza eccesiva.


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